La CONF.A.I.L. – F.A.I.S.A. denuncia con fermezza le aggressioni che avvengono continuamente nei confronti del Personale del TPL impiegato in prima linea. Ad aggravare la situazione si sono aggiunti gli ulteriori incarichi legati ai controlli anti COVID e ai controlli per il Super Green Pass, contenuti nelle recenti disposizioni normative dettate dal Governo.
Per tale motivo, la CONF.A.I.L. – F.A.I.S.A. ha chiesto un diretto coinvolgimento del Ministero delle Infrastrutture e Mobilità, del Ministero dell’Interno, delle Prefetture, delle Regioni e di tutti gli Enti preposti, affinché, si trovino, soluzioni e provvedimenti tali da fermare le aggressioni nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori in attività.
La CONF.A.I.L. – F.A.I.S.A. riteniene inconcepibile che i controlli anti COVID e Super Green Pass siano incombenze aggiuntive delegate ai lavoratori, i quali, si ritrovano, ancora una volta ad operare senza le debite tutele.
la CONF.A.I.L. – F.A.I.S.A. ritiene necessario un tavolo Nazionale permanente tra Ministeri di competenza, parti datoriali e parti sociali, finalizzato alla sottoscrizione di un protocollo sulla prevenzione e sulla gestione delle situazioni di pericolo per gli utenti e gli operatori della mobilità.
In considerazione dei nuovi interventi legislativi, quindi, al fine di limitare il fenomeno delle aggressioni, la CONF.A.I.L. – F.A.I.S.A. ritiene sia doverosa la revisione del D.P.R. 753/80, promovendo, nell'iter legislativo, la normativa per includere il personale di front-line del TPL nelle previsioni dell’art. 583 quarter del codice penale.